Vincenzo Cesare Dapino fu il primo comandante del Primo Raggruppamento Motorizzato, un’unità del Regio Esercito Italiano che prese parte alla battaglia di Montecassino. Mosso dalla sua lealtà verso il re e dal suo desiderio di liberare l’Italia dall’occupazione tedesca, dovette

La difficile strada per Roma La campagna di Montecassino fu combattuta dagli Alleati in quattro fasi tra gennaio e maggio 1944. La città di Cassino era una roccaforte chiave della linea Gustav, la linea di difesa tedesca nell’Italia centrale, progettata

Nel sud dell’Italia, tutta la Campania, e Napoli, la sua città capoluogo, sono ricche di cultura, architettura, archeologia e siti antichi come Pompei, e conservano una grande eredità lasciata della Seconda guerra mondiale. La regione pagò un caro prezzo durante

Durante la campagna d’Italia, il principe ereditario Umberto di Savoia visitò spesso il fronte. Inoltre, alla vigilia della battaglia di Montelungo (7 dicembre 1943), si offrì volontario per una pericolosa missione di ricognizione aerea. Il comandante americano lo propose per

Il villaggio di San Pietro Infine, in Campania, Italia, fu completamente distrutto alla fine del 1943 dai combattimenti tra le forze statunitensi che avanzavano cercando di spezzare la linea invernale e le truppe tedesche in difesa. Il Parco della Memoria

Il 13 ottobre 1943 il Regno d’Italia dichiarò guerra alla Germania e fu riconosciuto come cobelligerante dagli alleati. La battaglia di Monte Lungo, dall’8 al 16 dicembre 1943, fu la prima occasione in cui l’esercito reale italiano combatté al fianco delle forze alleate.