- Monument/Memorial
- Muzealna 4, 82-110 Sztutowo, Pologne
Il campo di Stutthof era pianificato ben prima dello scoppio della guerra. Era stato costruito come un campo di prigionia regionale, ma durante la guerra i nazisti lo fecero ampliare e lo incorporarono nel sistema dei campi. Alla fine, Stutthof divenne un campo di concentramento che contribuì al tentativo di sterminio degli ebrei europei.
Molto prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, la leadership nazista della Città Libera di Danzica sviluppò l’idea di costruire un campo per ‘elementi polacchi non graditi’. Dal 1936, essi osservavano attentamente le organizzazioni polacche e una truppa speciale delle SS ricercava i siti adatti alla costruzione di campi di detenzione. Il campo di Stutthof fu creato il 2 settembre 1939, solo un giorno dopo dell’inizio della guerra.
Dopo la visita di Himmel del novembre 1941, il campo fu ingrandito a campo interregionale. Dal giugno 1944 divenne uno strumento di sterminio di massa. Al suo massimo sviluppo, il campo si estendeva per 120 ettari, dividendosi in 39 sotto-campi. In totale, vi erano imprigionate 110.000 persone. Tra esse vi erano polacchi, ebrei, russi, ucraini, bielorussi, lituani, lettoni, estoni, cechi, slovacchi, finlandesi, norvegesi, francesi, danesi, olandesi, belgi, tedeschi, austriaci, britannici, spagnoli, italiani, jugoslavi, ungheresi e rom. Essi erano esposti a lavoro forzato, malnutrizione, precarie condizioni sanitarie, malattie, torture fisiche e psicologiche. 65.000 persone morirono in seguito alle terribili condizioni di vita ma anche in seguito a fucilazioni, oppure impiccate, uccise con il gas, con iniezioni letali, per violenze e tortura, ma anche in seguito alle dure condizioni e agli omicidi durante l’evacuazione per via di terra o di mare.
Stutthof fu finalmente liberato il 9 maggio 1945 dalla 48esima Armata del terzo fronte bielorusso.