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Sindrome K sull’Isola Tiberina

  • Point of Interest
  • Via di Ponte Quattro capi, 39, Rome, Metropolitan City of Rome, Italy

Durante il rastrellamento del Ghetto di Roma, l’ospedale Fatebenefratelli nascose un gruppo di ebrei prima che venissero caricati sui camion. Essi vennero ricoverati in ospedale a causa della cosiddetta “Sindrome K”.

Di fronte alla Sinagoga di Roma si trova il più antico ponte di Roma, il ponte Fabricio. Costruito nel 62 a.C., esso è ancora quasi interamente intatto, se si esclude il primo arco, restaurato a inizio Novecento.

L’isola tiberina è da sempre utilizzata come luogo di cura, con la presenza dei due ospedali, il Fatebenefratelli e l’Ospedale israelitico. Durante il rastrellamento del Ghetto, il Fatebenefratelli nascose un gruppo di ebrei prima che potessero essere caricati sui camion e li ricoverò in ospedale a causa della cosiddetta “Sindrome K”.

La malattia, inventata da un giovane medico antifascista e membro della Resistenza e dal primario del Fatebenefratelli, venne così chiamata dalle iniziali degli ufficiali nazisti Kesselring e Kappler. I due medici compilarono false cartelle cliniche con il nome della “Sindrome K”, definita “contagiosissima” in modo tale da scoraggiare i nazisti dal controllare i nomi dei pazienti.

Quando i nazisti giunsero sull’isola la sera del 16 ottobre 1943, i medici li accolsero con la mascherina sulla bocca, spiegando che nell’ospedale era scoppiata una gravissima epidemia di “Morbo di K”, una malattia terribile e mortale. Le SS, temendo il contagio, arretrarono e si ritirarono. In questo modo, i coraggiosi medici del Fatebenefratelli riuscirono a salvare decine e decine di ebrei e di antifascisti perseguitati.

Sindrome K sull’Isola Tiberina

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