L’Ospedale Haslar della Marina Reale (Royal Navy Hospital Haslar) ebbe un ruolo chiave nella cura dei soldati di ritorno dalla Normandia, feriti in azione durante lo sbarco e nel combattimento seguente. Diretto dall’esercito statunitense durante il 1944 e il 1945, il personale curò sia soldati alleati e prigionieri di guerra tedeschi, prima che fossero trasferiti in altri ospedali britannici.

L’Ospedale Haslar della Marina Reale fu fondato nel 1753 per curare soldati britannici che erano feriti in combattimento. Nel 1944 giocò un ruolo chiave nella cura dei soldati feriti di ritorno dalla Normandia. Essi erano normalmente mandati ad Haslar su navi Tank Landing Ships con a bordo tre medici e sufficiente equipaggiamento medico. Queste navi potevano portare fino a 320 pazienti e furono usate finché alcuni porti francesi, grandi abbastanza per accogliere i numeri dei soldati, furono resi sicuri dagli alleati.

Nei primi tre mesi dopo gli sbarchi in Normandia, Haslar aveva ricevuto 1.327 feriti. Per l’enorme numero dei soldati feriti, il sotterraneo fu convertito in sala operatoria. Per accogliere tutti coloro che arrivavano, i soldati venivano trasferiti in altri ospedali britannici, una volta stabilizzati. La configurazione delle sale operatorie era pianificata e attuata dal chirurgo Contrammiraglio Cecil Wakerly.

Il grande, imponente edificio dell’ospedale era un obiettivo primario per le bombe tedesche, ed era frequentemente colpito da bomber e razzi V1. I pazienti venivano quindi spostati nei sotterranei dell’ospedale. Quelli che non potevano essere trasferiti erano protetti da sacchi di sabbia. Questo continuò finché le forze alleate non si assicurarono i luoghi di lancio di Cherbourg.

Il personale medico curò personale britannico e anche altre forze alleate, incluse forze dell’impero, canadesi, americani, norvegesi, francesi, olandesi e polacchi. Curarono anche molti prigionieri di guerra, che in alcuni casi avevano 16 o 17 anni.

L’ospedale ha un grande cimitero, dove sono sepolti molti di coloro che non sopravvissero alle gravi ferite riportate.