- Point of Interest
- Am Neuen Garten, Potsdam, Allemagne
Nell’estate del 1945, la storia mondiale fu scritta a Potsdam, appena fuori Berlino. I capi di governo delle tre potenze vincitrici si incontrarono per discutere del nuovo ordine in Europa e in Germania. Il risultato della conferenza è espresso dagli Accordi di Potsdam.
Nell’estate del 1945, la storia mondiale fu scritta al Palazzo di Cecilienhof a Potsdam, appena a sud-ovest di Berlino. Con la fine dei combattimenti in Europa, i tre capi di governo delle potenze vincitrici, Harry Truman, Winston Churchill (sostituito da Clement Attlee) e Josip Stalin, si incontrarono per discutere nel nuovo ordine in Europa e in Germania. I ‘Tre Grandi’ giunsero ad un accordo sui principi politici del governo della Germania durante l’occupazione: decentralizzazione, demilitarizzazione, denazificazione e democratizzazione. Il confine tedesco-polacco si doveva spostare a ovest sulla linea dell’Oder-Neiße. Ma l’ultima decisione sul confine tedesco-polacco venne rinviata a una conferenza di pace successiva.
Inoltre, si decise di sospendere ulteriori espulsioni della popolazione tedesca da Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria e assicurare un trasferimento ordinato verso la Germania.
Venne deciso che ogni potenza occupante doveva richiedere le riparazioni di guerra alla sua zona di competenza. Poiché l’Unione Sovietica non era soddisfatta, si concordò che ulteriori riparazioni le sarebbero state riconosciute dalle zone di occupazione occidentale.
Anche se la Francia era informata delle decisioni prese a Potsdam, non prese parte al processo decisionale. Il 7 agosto 1945 il governo francese accettò gli Accordi di Potsdam, anche se con alcune riserve su un numero di punti.
Alla conferenza di Potsdam divenne chiaro che la fine della guerra significava anche la fine di una politica comune tra gli alleati nel conflitto e l’inizio di nuovi conflitti. Durante la Guerra Fredda, vi erano continue discussioni su come dovessero essere interpretati gli Accordi di Potsdam.