Il 5 giugno 1945 i comandanti supremi delle potenze alleate si incontrarono per la prima volta con i loro colleghi dell’Unione Sovietica. A Berlino-Wandelschloss essi firmarono la dichiarazione di Berlino, proclamando la resa incondizionata della Germania e l’assunzione dell’autorità suprema su di essa da parte delle quattro potenze vincitrici.

Il 5 giugno 1945 i comandanti supremi delle potenze alleate si incontrarono per la prima volta con i loro colleghi dell’Unione Sovietica. La riunione era organizzata presso le forze sovietiche a Berlino. Esse avevano conquistato la capitale del Reich tedesco nelle fasi finali di una feroce battaglia all’inizio di maggio e l’avevano amministrata per i seguenti due mesi.

A Berlino-Wandelschloss i quatto comandanti, in rappresentanza dei loro governi, firmarono tre documenti riguardo ai rapporti futuri con la Germania annientata e occupata. Il primo documento venne conosciuto con il nome di Dichiarazione di Berlino. Esso proclamò la resa incondizionata della Germania e l’assunzione dell’autorità suprema da parte delle quattro potenze vincitrici. Esso dichiarava: “La Germania è diventata soggetto di qualsiasi disposizione presente o futura imposta su di essa”.

Il secondo documento proclamava la creazione della Commissione alleata di controllo. Il terzo documento definiva le zone di occupazione delle quattro potenze, in base al territorio del Reich tedesco in data 31 dicembre 1937. Di conseguenza, le decisioni delle potenze vincitrici divennero legge, in maniera individuale nelle zone di occupazione e in maniera unita nella Commissione alleata di controllo per la Germania.

La capitale, Berlino, fu trattata come un’area speciale sotto l’occupazione condivisa delle quattro potenze. Divisa in quattro settori, la città fu governata da un’amministrazione a quattro denominata la Kommandatura alleata.

Tuttavia, crescenti tensioni tra le potenze occidentali e l’Unione Sovietica crearono una situazione in cui le decisioni essenziali non erano più prese congiuntamente ma separatamente dai governi militari nelle rispettive zone e settori.